Abbiamo iniziato lunedì 17 ottobre; con attenzione e cura abbiamo dapprima raccolto a mano gli alberi attorno alla casa, circa 200 tra piccoli e grandi. Le olive erano poche ma molto belle, in particolare la biancolilla. Poi siamo passati a San Vincenzo, dove la raccolta è più faticosa e gli alberi erano davvero pieni.
Alla fine della seconda settimana sono arrivati gli ospiti da Berlino, Stefan Ruf e Manfred Kirschner. Stefan è un grandissimo amico da tanti anni, insieme abbiamo lavorato su tante cose e ben 9 anni fa abbiamo organizzato un piccolo viaggio in Sicilia per la raccolta delle olive da cui è nato questo video racconto Teresa la viaggiatrice Le Mat in Sicilia. Stefan da piu di 10 anni cura e coordina il gruppo di acquisto a Berlino che da un po' di anni fa capo alla Galerie Crystal Ball di Manfred Kirschner. Abbiamo conosciuto Manfred nel 2017 in occasione della performance e esposizione di gruppo Superolive. Non dimenicheremo mai quei giorni di dicembre...https://www.galeriecrystalball.de/wp-content/uploads/2017/12/superolive.mp4. Ed eccoli Stefan und Mani in piena azione 
Poi sono arrivati Tiziana e Umberto da Monaco di Baviera. Loro coordinano il gruppo di acquisto di Monaco e sono anche soci di Oliobionte. A quel punto eravamo un grande squadra e il lavoro poteva procedere speditamente e con grande piacere.
Siamo riusciti a concludere la raccolta prima dell'arrivo delle piogge anche grazie al prezioso aiuto dei nostri amici. Ma il tutto non finisce con la raccolta. Prima di tutto ogni giorno c'è la fatica del frantoio. Ore di attesa 
E poi c'è il confezionamento, dell'olio e delle casse per spedire il tutto. Un lavoro lungo e faticoso.
Mentre noi passavamo le giornate al frantoio Manfred disegnava e alla fine ci ha regalato due splendide etichette. GRAZIE!
L'olio ora sta partendo e noi speriamo che faccia un buon viaggio e arrivi sano e salvo a destinazione...
e ci auguriamo che piaccia a tutti coloro che fedelmente ogni anno ce lo chiedono! Grazie a tutti voi!
E un grazie speciale a tutti coloro che distribuiscono l'olio quando arriva nelle sedi dei gruppi d'acquisto! Grazie, senza di voi non sarebe possibile! 






 

Carissimi amici nostri e del nostro olio!
Ci siamo, i nostri ulivi con le loro olive hanno resistito a molte situazioni critiche  - gli sbalzi di temperature di inizio giugno, il caldo, la siccità e in ultimo la terribile tempesta di fine settembre -, ora attendono di essere raccolte. Siamo stati fortunati  rispetto a zone molto vicine a noi come ad esempio Santa Margherita di Belìce dove è passata la terribile tromba d'aria che ha portato una quantità d'acqua pazzesca e la grandine, lesionando le viti, i fichi d'India e le olive, sradicando anche alberi secolari.
Veniamo a noi: a resistenza degli alberi è tuttavia diversa da varietà a varietà, la cerasuola e la giaraffa hanno sofferto di più della biancolilla che è predominante quest'anno. La nocellara ha prodotto molto di meno degli altri anni. Abbiamo quindi deciso di offrire la varietà tradizione dell'Olio Ciaccio che è una miscela di olio di tutte le varietà che producono i nostri ulivi, la Biancolilla, la Cerasuola, La Nocellara del Belice e la Giaraffa.
In aggiunta vi offriremo una selezione di BIANCOLILLA 2022 in purezza. Eì un anno davvero eccezionale per la Biancolilla. Quindi ne separeremo un po' per farvi assaggiare l'olio della biancolilla.
Le altre novità della campagna olearia 2022/2023 sono che non useremo più le lattine ma unicamente i più pratici bag in box. Se vi servono informazioni in merito non esitate a contattarci. 
Purtroppo abbiamo dovuto decidere di rimandare l'apertura del nostro frantoio Oliobionte al 2023. Abbiamo cercato invano di avere tutte le autorizzazioni nonchè l'impianto fotovoltaico allacciato. Purtroppo non ci siamo riusciti.

I prezzi dei nostri oli di quest'anno sono un po' aumentati, può sembrare molto ma purtroppo dobbiamo fare i conti con diversi costi molto lievitati. La molitura ad esempio, a causa del costo dell'energia, è aumentata del 30%, Abbiamo deciso invece di non farvi pagare il costo del trasporto!
 
Potete da ora prenotare il vostro olio che sarà come sempre buonissimo qui: OlioCiaccio negozio online
E buona raccolta a noi!!!!!


 L'olobionte mi è stato presentato da Agata Cannata in una delle vigne bellissime dell'Azienda Agricola Le Sette Aje durante Le Giornate di Campagna 2021.

Rimasi molto impressionata nel sentire quanti organismi viventi popolano una manciata di terra buona, come convivono, producono e ci aiutano ad avere un raccolto fertile se non gli distruggiamo con agenti chimici estranei alla loro simbiosi. Tornata a casa non mi usciva dalla testa il racconto di Agata, sì certo, da un po' di anni cerchiamo di seguire il metodo agro omeopatico e Leonardo continuamente richiama la nostra attenzione all'esigenze delle piante che devono potersi nutrire da un suolo ricco e vivo. Mai però avevo pensato così concretamente a tutti i microorganismi e la loro vita. 
E così mi sono messa a studiare e scopro Lynn Margulis, donna e biologa straordinaria che introduce nel secolo scorso il concetto di olobionte come entità in cui vari organismi cellulari che non possiedono lo stesso DNA condividono una prossimità spaziale e funzionale, pur mantenendo una propria autonomia cellulare. Olobionte dal greco "Unità del complesso della vita" in estrema sintesi è una unità ecologica, un assemblaggio di diversità! Potete capire perchè ha entusiasmato proprio me?! E' una vita che cerco di mettere insieme diversità e di fargli cooperare! Secondo Lynn gli individui, tutti gli organismi più grandi dei batteri (animali, piante, funghi etc) sono sistemi simbiotici, comunità microbiche strettamente integrate, olobionti appunto. Lynn Margulis ha rivoluzionato molte cose nella biologia evolutiva: non è la sopravvivenza del più forte che muove l'evoluzione, piuttosto la collaborazione è il motore principale che tiene in movimento l'ecosistema. Gli olobionti esistono a tutti livelli, sono insomma l'entità centrale, non più singoli organismi che si combattono per riprodursi ma insiemi di organismi che si aiutano a vicenda! E poi c'è GAIA, l'olobionte principale che tiene insieme tutto l'ecosistema terrestre, GAIA, la dea della Terra. Sul web ho trovato il prof Ugo Bardi, biologo, all'università di Firenze, grande blogger, ho trovato questo video che mi è sembrato interessante , se avete voglia di guardarlo eccolo: https://youtu.be/rWKe_eb1yyg
Siamo tutti olobionti, gruppi di organismi che aiutano l'uno l'altro. Noi umani non potremmo sopravvivere senza i microorganismi che popolano il nostro corpo ma tutti gli esseri viventi della terra sono olobionti...insomma, tutto questo dovrebbe orientare molto molto di più il nostro modo di vivere e di produrre...

Ma arriviamo a noi, piccoli produttori di olio EVO che cerchiamo di fare di tutto per creare e salvaguardare una buona cooperazione con tutti gli olobionti che popolano la terra, con gli ulivi e con gli olobionti nostri clienti! Non è facile, tutt'attorno ci sono altre logiche che dominano l'organizzazione della produzione e da cui derivano mille ostacoli a fare le cose in modo diverso. Il processo di produzione dell'olio EVO è complesso, non è vero che le olive crescono da soli. Alla fine della maturazione e della raccolta c'è il frantoio che rischia di danneggiare tutto il lavoro fatto, non tanto perchè  i frantoiani siano cattivi o incompetenti ma perchè sono pressati da una sempre maggiore logica di quantità, velocità, massa e risparmio.
A ottobre del 2019 Leonardo Cannata ci presenta il suo minifrantoio, rigorosamente a 2 fasi. Impariamo che il processo di trasformazione delle olive può essere controllato, passo dopo passo, si possono evitare le cose che purtroppo avvengono in ogni frantoio grande. L'olio molito qui è diverso, non c'è dubbio! Nel 2020 infine Leonardo ci propone di portare le nostre olive nel suo minifrantoio e mi chiede di assisterlo nel lavoro! Accetto e imparo tantissime cose.
Oltre agli elementi molto più tecnici che magari non vi interessano tanto, impariamo a fare un blend, impariamo cioè che raccogliendo le olive separatamente e molendole separatamente si può poi mischiare i diversi oli come si vuole oppure goderli in purezza. Tanti nuovi piacevoli oli possono essere prodotti e gustati. In un frantoio grande tutto questo sarebbe difficilissimo, anzi impossibile date le quantità che noi produciamo. Il 2020 per noi è stato una campagna olearia particolare e piano, piano è maturato un progetto di cooperazione tra noi e Leonardo Cannata per un nuovo piccolo frantoio dedicato alle nostre olive e dedicato soltanto ai nostri clienti.  
 
All'inizio del 2021 mi chiama la mia amica Tiziana Visconti che con il marito Umberto e il figlio Bruno vivono a Monaco di Baviera. Loro seguono con grande interesse i nostri sviluppi qui a Menfi e ci aiutano a vendere il nostro olio a Monaco.  "Abbiamo voglia di partecipare" mi dice, "ne abbiamo discusso con Umberto, abbiamo un po' di risparmi da parte e ci piacerebbe poterle usare per partecipare al vostro progetto." Bellissimo, vero? E cosi avviamo una fase di consultazioni telefoniche, ci si presenta, quali sono i motivi, inizio ad abbozzare un piano d'impresa che condividiamo, il progetto comincia a prendere forma e ad agosto 2021 loro scendono e nella sede del futuro frantoio, la casa rossa ad Arcera nel Comune di Contessa Entellina nel bel mezzo degli splendidi uliveti di Leonardo, si fa una lunga e dettagliata riunione, ci si conosce di persona.
La loro visita ha senza dubbio rafforzato la determinazione di tutti nonostante le indubbie difficoltà del momento e peggiorate poi in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. Abbiamo deciso di partire piano, piano, mettendo insieme le risorse di cui singolarmente disponiamo, materiali, culturali, sociali. 
E così in data 10 giugno 2022 davanti al notaio abbiamo costituito la società a responsabilità limitata FRANTOIO OLIOBIONTE 
Bene! E ora inizia il lavoro....
Per chiudere due parole sul nome: L'OLOBIONTE ci guiderà in tutte le nostre azioni, grazie a questo concetto abbiamo trovato la forza e il coraggio di intraprendere proprio in questo momento una nuova impresa, di farla insieme, persone diverse con culture, esperienze di vita e di lavoro diverse. Abbiamo pensato di legare l'OLIO che produrremo, di impegnare noi che lo produrremo indissolubilmente all'OLOBIONTE ed è per questo che abbiamo avuto il pensiero di inserire in mezzo la I del nostro OLIO! Vogliamo lavorare nella simbiosi tra organismi diversi, le nostre terre, gli alberi, i venti, noi e i nostri amici tutti, quelli che ci aiutano in tanti modi diversi tra cui comprando il nostro Olio Ciaccio  prodotto dal frantoio OL(I)OBIONTE!  Sul web ci trovate qui OLIOBIONTEFRANTOIO



Gli ulivi aspettavano la pioggia! Fino all'inizio di ottobre 2021 l'acqua dal cielo non era arrivata e le olive - bellissime, sane - non riuscivano a maturare. Poi è arrivata, dapprima ben venuta seppur in grande ritardo, insistente ma lieve ma poi non riusciva a smettere per diventare via via sempre più intensa fino agli eventi disastrosi di novembre 2021 in tutta la Sicilia. 

La troppa acqua ha fatto tanti danni! Abbiamo dovuto interrompere tante volte e per giorni la raccolta che si è protratta per tutti fino a dicembre, a volte gennaio. Le olive hanno retto ma mano a mano si riempivano di acqua e la resa di olio diminuiva. Dove negli anni passati c'era stato il 16% di resa ora si arrivava con fatica al 9%. Belle le olive, sane, l'olio buonissimo ma per produrre un litro di olio ci sono volute 10kg di olive dove normalmente si realizza almeno 1 litro e mezzo. Vendendo l'olio allo stesso prezzo significa una perdita economica non trascurabile.  Ma questi sono i rischi del mestiere. Ci è dispiaciuto non poter fornire l'olio fresco entro il 2021. Quando avevamo finito la raccolta e l'olio aveva riposato il sistema dei trasporti non soltanto aveva aumentato i prezzi ma era incasinato causa le festività prossime. Pazienza!
Finita raccolta e molitura siamo andati a vedere da vicino i danni provocati dalle violenti piogge di novembre sul nostro terreno a San Vincenzo. Qui passa un torrente che per la maggior parte del tempo è quasi invisibile e asciutto ma che rappresenta un vero pericolo quando piove forte. Proprio 4 anni fa dopo i danni di giorni di pioggia avevamo fatto opere di manutenzione e rinforzo degli argini preoccupati per i danni che potenzialmente il torrente riusciva a provocare. E infatti il torrente questa volta ha rotto tutto, portato con se pietre, alberi, plastiche, di tutto è di più e aprendosi un nuovo letto. Un bellissimo ulivo decapitato da una pietra gigante, molte piantine nuove perse, una pietraia in mezzo alla terra, detriti, tanto lavoro ma il problema vero è come ricostruire il letto del torrente e impedire che in futuro i danni peggiorino. Ci vogliono mezzi potenti e tanti soldi ma oltre a questo bisogna capire se noi possiamo metterci le mani...
Da 3 mesi cerchiamo di capire come fare, dapprima cercando la Protezione Civile e imparando che la stessa si occupa solo dell'emergenza... chi se ne occupa dunque? Il torrente è del demanio, la competenza è dell'Autorità di Bacino, organismo costituito tra strato e regioni operante sui bacini idrografici considerati sistemi unitari e ambiti ottimali per le difese del suolo e del sottosuolo, il risanamento delle acque, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico e la tutela degli aspetti ambientali ad essi connessi, indipendentemente dalle suddivisioni amministrative, L'Autorità di Bacino è stata istituita per superare le frammentazioni di competenza e istituzionali che non consentono una pianificazione unitaria e integrata ed è il luogo di intesa e concertazione delle scelte di pianificazione tra le istituzioni interessate alla difesa e tutela, uso e governo delle risorse del sistema territoriale in linea conb lo sviluppo sostenibile sociale, economico e ambientale.  WOW!
Bene, nel nostro caso la competenza è dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia . Scoperta l'autorità competente cerchiamo di capire da qualche tempo cosa fare con la complicità del Comune...Nel frattempo abbiamo avuto un lungo periodo di assenza totale di pioggia, siccità dicono, e in effetti le terre si sono prosciugate e chi coltiva grano e/o ortaggi si vede costretto a pensare all'irrigazione artificiale. A parte i danni nostri la situazione attorno a noi è davvero grave, tanti terreni alluvionati, frane, le strade distrutte. 
E' difficile riprendere il lavoro dopo tutto questo senza porsi il problema di come evitare che le prossIme piogge pesanti che si rovesciano su terreni troppo asciutti e incapaci di assorbire l'acqua, distruggano nuovamente tutto. Ma bisogna avere i mezzi, culturali e economici, altrimenti si tira avanti senza pensare, fino a quando va! Il lavoro dell'imprenditore agricolo nella crisi climatica diventa ancora più impegnativo. I piani, i progetti che si fanno devono contenere attenzioni e investimenti atti a proteggere le terre, il paesaggio al di là della produttività immediata del tuo terreno altrimenti si vive nella più profonda precarietà. Molte lavorazioni devono cambiare perchè peggiorano l'impatto degli agenti esterni....Purtroppo tuttora vediamo un uso smodato di diserbanti nelle vigne e perfino sotto gli ulivi. Le 2 foto assemblate sono state riprese lo stesso giorno, all'inizio di gennaio 2022, il nostro uliveto è verde rigoglioso, quello del vicino è trattato con il diserbante. Noi poi abbiamo messo il concime naturale e siamo passati con la trincia aggiungendo l'erba tagliata come ulteriore concime naturale. Poi aspettiamo l'acqua ma nel frattempo l'umidità notturna usa l'erba per tenere il terreno umido.
Ma l'acqua qui è anche il mare, risorsa anche esso se gestito bene, il mare d'Africa come lo chiamiamo noi, il "Canale di Sicilia" quale è la denominazione ufficiale per il tratto di mare tra la Sicilia e Pantelleria. Nei giorni limpidi dalla nostra casa si vede l'Isola di Pantelleria come qui nella foto che in linea d'area dista 125 km. Ma da Pantelleria a Kebilia in Tunisia, il Canale di Pantelleria, ci sono soltanto 75 km. Siamo molto più vicini all'Africa che non a Roma, Milano, Bruxelles o Berlino. Tutti i giorni tante persone con barche più o meno grandi si affidano all'acqua perchè vivono della pesca che diventa sempre più difficile o per raggiungere le coste della Sicilia scappando dalle siccità o dalle guerre delle loro terre nella speranza che qui si possa vivere meglio. Quando qui tirano i venti forti e il "malotempo" rischia di danneggiare le nostre terre per la poca cura del bene comune noi pensiamo anche a loro che forse prima di noi hanno fatto l'esperienza dei danni derivati dal cambiamento climatico causato dalla strana convinzione che le risorse della terra sono infinite e a nostra disposizione.
A fine gennaio i fiori dei mandorli dovunque ci hanno fatto capire che la prossima primavera è in arrivo! Dobbiamo potare gli ulivi...

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