Gli ulivi aspettavano la pioggia! Fino all'inizio di ottobre 2021 l'acqua dal cielo non era arrivata e le olive - bellissime, sane - non riuscivano a maturare. Poi è arrivata, dapprima ben venuta seppur in grande ritardo, insistente ma lieve ma poi non riusciva a smettere per diventare via via sempre più intensa fino agli eventi disastrosi di novembre 2021 in tutta la Sicilia. 

La troppa acqua ha fatto tanti danni! Abbiamo dovuto interrompere tante volte e per giorni la raccolta che si è protratta per tutti fino a dicembre, a volte gennaio. Le olive hanno retto ma mano a mano si riempivano di acqua e la resa di olio diminuiva. Dove negli anni passati c'era stato il 16% di resa ora si arrivava con fatica al 9%. Belle le olive, sane, l'olio buonissimo ma per produrre un litro di olio ci sono volute 10kg di olive dove normalmente si realizza almeno 1 litro e mezzo. Vendendo l'olio allo stesso prezzo significa una perdita economica non trascurabile.  Ma questi sono i rischi del mestiere. Ci è dispiaciuto non poter fornire l'olio fresco entro il 2021. Quando avevamo finito la raccolta e l'olio aveva riposato il sistema dei trasporti non soltanto aveva aumentato i prezzi ma era incasinato causa le festività prossime. Pazienza!
Finita raccolta e molitura siamo andati a vedere da vicino i danni provocati dalle violenti piogge di novembre sul nostro terreno a San Vincenzo. Qui passa un torrente che per la maggior parte del tempo è quasi invisibile e asciutto ma che rappresenta un vero pericolo quando piove forte. Proprio 4 anni fa dopo i danni di giorni di pioggia avevamo fatto opere di manutenzione e rinforzo degli argini preoccupati per i danni che potenzialmente il torrente riusciva a provocare. E infatti il torrente questa volta ha rotto tutto, portato con se pietre, alberi, plastiche, di tutto è di più e aprendosi un nuovo letto. Un bellissimo ulivo decapitato da una pietra gigante, molte piantine nuove perse, una pietraia in mezzo alla terra, detriti, tanto lavoro ma il problema vero è come ricostruire il letto del torrente e impedire che in futuro i danni peggiorino. Ci vogliono mezzi potenti e tanti soldi ma oltre a questo bisogna capire se noi possiamo metterci le mani...
Da 3 mesi cerchiamo di capire come fare, dapprima cercando la Protezione Civile e imparando che la stessa si occupa solo dell'emergenza... chi se ne occupa dunque? Il torrente è del demanio, la competenza è dell'Autorità di Bacino, organismo costituito tra strato e regioni operante sui bacini idrografici considerati sistemi unitari e ambiti ottimali per le difese del suolo e del sottosuolo, il risanamento delle acque, la fruizione e la gestione del patrimonio idrico e la tutela degli aspetti ambientali ad essi connessi, indipendentemente dalle suddivisioni amministrative, L'Autorità di Bacino è stata istituita per superare le frammentazioni di competenza e istituzionali che non consentono una pianificazione unitaria e integrata ed è il luogo di intesa e concertazione delle scelte di pianificazione tra le istituzioni interessate alla difesa e tutela, uso e governo delle risorse del sistema territoriale in linea conb lo sviluppo sostenibile sociale, economico e ambientale.  WOW!
Bene, nel nostro caso la competenza è dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia . Scoperta l'autorità competente cerchiamo di capire da qualche tempo cosa fare con la complicità del Comune...Nel frattempo abbiamo avuto un lungo periodo di assenza totale di pioggia, siccità dicono, e in effetti le terre si sono prosciugate e chi coltiva grano e/o ortaggi si vede costretto a pensare all'irrigazione artificiale. A parte i danni nostri la situazione attorno a noi è davvero grave, tanti terreni alluvionati, frane, le strade distrutte. 
E' difficile riprendere il lavoro dopo tutto questo senza porsi il problema di come evitare che le prossIme piogge pesanti che si rovesciano su terreni troppo asciutti e incapaci di assorbire l'acqua, distruggano nuovamente tutto. Ma bisogna avere i mezzi, culturali e economici, altrimenti si tira avanti senza pensare, fino a quando va! Il lavoro dell'imprenditore agricolo nella crisi climatica diventa ancora più impegnativo. I piani, i progetti che si fanno devono contenere attenzioni e investimenti atti a proteggere le terre, il paesaggio al di là della produttività immediata del tuo terreno altrimenti si vive nella più profonda precarietà. Molte lavorazioni devono cambiare perchè peggiorano l'impatto degli agenti esterni....Purtroppo tuttora vediamo un uso smodato di diserbanti nelle vigne e perfino sotto gli ulivi. Le 2 foto assemblate sono state riprese lo stesso giorno, all'inizio di gennaio 2022, il nostro uliveto è verde rigoglioso, quello del vicino è trattato con il diserbante. Noi poi abbiamo messo il concime naturale e siamo passati con la trincia aggiungendo l'erba tagliata come ulteriore concime naturale. Poi aspettiamo l'acqua ma nel frattempo l'umidità notturna usa l'erba per tenere il terreno umido.
Ma l'acqua qui è anche il mare, risorsa anche esso se gestito bene, il mare d'Africa come lo chiamiamo noi, il "Canale di Sicilia" quale è la denominazione ufficiale per il tratto di mare tra la Sicilia e Pantelleria. Nei giorni limpidi dalla nostra casa si vede l'Isola di Pantelleria come qui nella foto che in linea d'area dista 125 km. Ma da Pantelleria a Kebilia in Tunisia, il Canale di Pantelleria, ci sono soltanto 75 km. Siamo molto più vicini all'Africa che non a Roma, Milano, Bruxelles o Berlino. Tutti i giorni tante persone con barche più o meno grandi si affidano all'acqua perchè vivono della pesca che diventa sempre più difficile o per raggiungere le coste della Sicilia scappando dalle siccità o dalle guerre delle loro terre nella speranza che qui si possa vivere meglio. Quando qui tirano i venti forti e il "malotempo" rischia di danneggiare le nostre terre per la poca cura del bene comune noi pensiamo anche a loro che forse prima di noi hanno fatto l'esperienza dei danni derivati dal cambiamento climatico causato dalla strana convinzione che le risorse della terra sono infinite e a nostra disposizione.
A fine gennaio i fiori dei mandorli dovunque ci hanno fatto capire che la prossima primavera è in arrivo! Dobbiamo potare gli ulivi...

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